Oggi BambinoFelice.it ospita Federica Pannocchia (presidente dell’associazione Un ponte per Anne Frank): le abbiamo rivolto alcune domande. Leggete con noi cosa ci ha risposto…
1) Ciao Federica, grazie per aver accettato il nostro invito. Ci dici qualcosa su Un ponte per Anne Frank?
Grazie a voi, sono felicissima di essere qui! Assolutamente sì; sono la presidente dell’Associazione di volontariato Un ponte per Anne Frank, Associazione che ho deciso di fondare nel 2014 sentendo il forte bisogno di avere anche in Italia una realtà che con onore avrebbe portato il nome di AnneFrank e che, proprio partendo dal suo amore per la vita e dalla sua tragica storia, potesse incoraggiare le persone a non dimenticare il dramma della Shoah e a riflettere sulle sue conseguenze, perché, sfortunatamente, parliamo ancora oggi di guerre, discriminazioni, indifferenza… Dunque, riflettendo sul passato lavoriamo sul presente.
2) C’è qualcosa di cui siete particolarmente orgogliosi che volete condividere con i nostri lettori?
Be’, in realtà siamo molto umili, però sono orgogliosa ma principalmente grata del fatto che nel 2014 quando ho deciso di aprire la mia Associazione ero completamente sola, ho fatto un salto nel vuoto. Avevo ricevuto preziosi consigli, come da Buddy Elias – cugino di Anne Frank – ma poi ho dovuto lanciare tutto ed è stato… surreale. E invece giorno dopo giorno la curiosità delle persone si è trasformata in supporto, le collaborazioni sono cresciute così come i progetti e oggi lavoriamo a livello nazionale, con volontari che ci aiutano e ci danno una mano, con privati, aziende che ci donano materiale per i nostri bambini… insomma, diciamo che il cerchio si è allargato e ne sono estremamente felice e ci tengo a ringraziare tutti quanti, uno a uno.
3) Siamo in un momento delicato con tanti dibattiti su temi sociali che vedono i cittadini divisi in dialoghi non sempre educati. In un contesto simile, trovi che il lavoro delle associazioni come la vostra sia più difficile? O comunque hai notato cambiamenti negli ultimi anni?
Il contesto in cui lavoriamo non sempre è dei più semplici e a breve cominceremo anche un percorso educativo con un gruppo di richiedenti asilo e un gruppo di studenti, proprio per promuovere l’integrazione. Certo, non sarà facile, ma è nostro impegno lavorare contro ogni forma di discriminazione. Sappiamo di lavori di altre Associazioni che – con il passare degli anni – si trovano in difficoltà proprio perché i cittadini sono divisi in dialoghi non sempre educati, è un lavoro duro, alcune volte estremo, ma che dobbiamo fare.
La nostra Associazione incoraggia a riflettere partendo dagli errori del passato e avvicinandoli in quanto avviene oggi. Lo facciamo attraverso programmi educativi, viaggio della memoria, laboratori, incontri… non diamo noi le risposte ai giovani partecipanti, ma li incoraggiamo a riflettere, a porsi domande. Solo così possiamo educare una cittadinanza attiva e ricordarci ogni giorno l’importanza di ogni nostra scelta.
4) Raccontaci i vostri programmi nel futuro a medio/lungo termine.
Abbiamo all’attivo mostre itineranti che ci permettono di lavorare in tutta italia (come la mostra itinerante Io sono Anna Frank a cura della nostra Associazione, che con onore ha anche ricevuto un finanziamento dell’UCEI Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), come laboratori nazionali o internazionali (come il più recente direttamente a La Casa di Anne Frank, Amsterdam) o il Viaggio della Memoria Promemoria_Auschwitz (in collaborazione con l’Associazione Deina) per il quale raccogliamo adesioni aperte a privati, famiglie, gruppi, scuole e studenti. Naturalmente ci dedichiamo anche ai sopravvissuti alla Shoah nonché ai bambini, con dei progetti proprio mirati ai loro bisogni. Ad ogni modo per tutte le informazioni ecco qua il link al sito ufficiale della nostra Associazione: www.unponteperannefrank.org
5) Qual è la sfida più grande che vedi per i bambini con disagi, oggi e nei prossimi anni?
Certamente quella di essere accettati nella società. Spesso – con i bambini che sosteniamo attraverso i nostri programmi – vedo dall’altra parte paura di accettazione nei confronti del cosiddetto diverso. “I genitori di quel bambino sono degli spacciatori, dunque quel bambino è un poco di buono..” questo è solo un esempio degli innumerevoli casi. Spesso la gente si sofferma solo sulla superficialità senza capire che quel bambino per prima cosa è una persona, un essere umano,che ha tanto bisogno di amore e di essere seguito per diventare parte della nostra società.
6) Un suggerimento per chi sente di voler compiere una buona azione ma non sa decidersi a farlo.
Semplicemente seguite il vostro istinto, il vostro cuore. Oppure per una volta non prendete un caffè, ma donate quell’euro a qualcuno che ha bisogno e renderete felici il prossimo ma credetemi,alla fine quelli più felici siamo noi. Per quanto ci riguarda basta poco, davvero, per permetterci di fare tanto e di realizzare i nostri progetti, tutti quanti testimoniati sul sito ufficiale della nostra Associazione. Oppure, se non volete donare con contributo economico è possibile anche donarci regali, vestiti, scarpe per i bambini che sosteniamo! Ogni consegna viene testimoniata. Grazie,di cuore!
7) C’è qualcosa che vi sta particolarmente a cuore che i nostri lettori sapessero?
Assolutamente sì! Che grazie alla generosità di bambinifelici.it e di tutto lo staff abbiamo ricevuto un bellissimo peluche da donare ai bambini della Casa Famiglia di Livorno che sosteniamo e la loro gioia sarà indimenticabile quando riceveranno il dono. Grazie, con tutto il cuore!
8) Grazie per essere stata con noi, e in bocca al lupo per tutti i progetti in corso e venturi
Grazie di cuore a voi per la vostra generosità e per la vostra accoglienza! E naturalmente grazie anche a tutti i vostri lettori! Se siete curiosi e volete ricevere altre informazioni sui nostri progammi potete anche scriverci a unponteperannefrank@yahoo.it oppure venire a trovarci su FB alla pagina: unponteperannefrank
GRAZIE!