Sebbene le festività natalizie siano ancora lontane, qualcuno già inizia i preparativi per addobbare l’albero di Natale e il presepe. Soprattutto quest’ultimo ha dietro le spalle una tradizione cristiana molto antica. Infatti il primo risale all’anno 1025 e venne realizzato a Roma, capitale della cristianità.
Venne realizzato era all’insegna dello sfarzo e della ricchezza, poiché decorato con pietre preziose e oro. Insomma, un modo sbagliato per rappresentare la nascita di Gesù, considerando che la sua nascita è avvenuta all’interno di un’umile grotta a Betlemme.
Circa 200 anni dopo, San Francesco d’Assisi fece una rivisitazione più umile della nascita di Gesù da raccontare ai fedeli. Nel 1223 ne realizzò anche uno vivente, il primo della storia, dentro una grotta a Greccio, nell’alto Lazio.
La ricostruzione storica della natalità venne fatta nei minimi particolari, seguendo fedelmente quanto riportato nei Vangeli. San Francesco scelse i protagonisti tra contadini e pastori, che giunsero sul posto insieme ai loro animali e portando con sé doni umili e semplici.
Per questo motivo, fino a oggi, la grotta di Greccio resta il primo vero esempio di presepio della tradizione cristiana. Per celebrarlo in modo adeguato, vennero scolpite nella roccia le figure di Giuseppe, Maria e di Gesù Bambino.
Sono passati quasi mille anni, ma continua a occupare uno spazio importante nel cuore e nell’animo dei cristiani. Nel corso dei secoli, tanti artisti si sono cimentati a dipingere o scolpire il presepi e i suoi protagonisti principali.
Per chi non lo sapesse, il nome è derivato dal latino e vuol dire “mangiatoia”, proprio per rimarcare quanto raccontato dai Vangeli, ossia che Gesù è nato in una grotta all’interno di una mangiatoia piena di paglia.
Come farlo coi bambini
Non è soltanto una prova artistica con cui ognuno puoi cimentarsi, ma è soprattutto è la rappresentazione di valori come l’accoglienza, l’umiltà, il riconoscimento e il dono. D’altronde, il significato della natività è portare a conoscenza delle persone cosa è essenziale e ciò che, invece, è superfluo.
Fare il presepio coi bambini, oltre a essere divertente, è anche un modo per insegnare loro i valori della cristianità, lasciando poi che li esprimono a modo loro.
I materiali da utilizzare per la realizzazione possono essere quelli tradizionali oppure lasciare il giusto spazio alla loro fantasia, tipo uno o più giocattoli preferiti, disegni su cartoncino e carta, pupazzi di stoffa, polistirolo, pasta indurente, ecc.
Personaggi e ambienti potrebbero essere realizzati con materiale di recupero. Al di là della fantasia realizzativa, l’importante è che non manchino i protagonisti principali, ossia Giuseppe, Maria, Gesù Bambino, la grotta, la mangiatoia, il bue, l’asinello e i Re Magi.
Per rimarcare ancora di più la bellezza del presepio, non devono assolutamente mancare gli effetti di luce, che vanno ricreati utilizzando i fili di lucine a 12 volt, di tutte le dimensioni e colori.
Particolarmente bella e realistica è una fontanella d’acqua, ma anche un torrente che scorre non sarebbe male. Basta utilizzare un micro-pompa da acquario, da fissare poi dentro un contenitore pieno di acqua. A questa pompa andrà collegato un tubicino, fondamentale per far sgorgare l’acqua dalla fontanella.
Un’altra ottima riproduzione sono le dune di sabbia. Come realizzarle? Utilizzando carta vetrata fine oppure carta comune di giornale per ricreare le onde. Indipendentemente dalla scelta, il materiale andrà spennellato di colla e ricoperto di sabbia naturale.
Questo metodo è utile per ricreare altre forme, come la grotta e le piccole casette. Basta munirsi di paglia e cortecce.
Infine, il luogo di allestimento, che va scelto in base alla sua grandezza. Di solito, quello ideale è un angolo nel soggiorno, dove i mobili non creano ostacoli.