Il muco cervicale è una secrezione delle ghiandole che si trovano nella cervice. Per chi non lo sapesse, la cervice è la parte inferiore dell’utero, quella che si apre nella vagina quindi. Di solito questo muco è denso e gli spermatozoi non possono penetrarlo. Non appena però si arriva all’ovulazione il muco cervicale cambia, diventa infatti di un colore molto chiaro e risulta elastico. Proprio a causa di questa elasticità, dettata dall’aumento degli estrogeni, gli spermatozoi possono penetrarlo così che sia possibile per loro raggiungere le tube di Falloppio e dare luogo alla fecondazione dell’uovo. È davvero meraviglioso come la natura ci ha programmati, non è vero? Delle macchine perfette in cui ogni singolo elemento ha un compito ben preciso e in cui si seguono dei ritmi incredibili!
L’osservazione del muco cervicale e dei suoi cambiamenti è ovviamente di fondamentale importanza per le donne. Chi vuole avere un bambino infatti, può prestare attenzione ai cambiamenti del muco cervicale per capire quali sono i giorni più fertili e in cui le possibilità di incorrere in una gravidanza sono più elevate. Chi invece non vuole una gravidanza, può prestare attenzione ai cambiamenti del muco per capire quali giorni non sono a rischio e in quali invece è bene evitare rapporti sessuali non protetti, una forma insomma di anticoncezionale naturale. Infine una corretta osservazione del muco cervicale consente alle donne di comprendere se è tutto in regola o se ci sono possibili infezioni in corso che meritano un piccolo approfondimento.
Andiamo insieme alla scoperta allora di tutto ciò che c’è da sapere sul muco cervicale.
Come controllare il muco cervicale
Prima di andare alla scoperta dei cambiamenti di colore, consistenza ed elasticità del muco cervicale, è molto importante fare un piccolo chiarimento circa il modo in cui controllare il muco cervicale. Ci sono alcuni periodi del mese in cui è possibile notare delle perdite del muco cervicale sugli slip, periodi in cui quindi risulta molto semplice osservare il muco sia direttamente sulla biancheria intima che prelevandone un po’ con la carta igienica. Negli altri periodi del mese in cui invece il muco cervicale è scarso e non ci sono perdite, è necessario effettuare un prelievo direttamente con le dita. Ovviamente più riuscite ad avvicinarvi alla cervice e meglio è, ma è di fondamentale importanza che prima abbiate provveduto a lavare le mani accuratamente, pena il rischio di far entrare nella vagina germi e batteri. Comunque abbiate raccolto il muco, osservate il suo colore e la sua consistenza. Ponentelo poi tra due dita e cercate di allontanarle tra loro quanto più possibile, per capire anche la sua elasticità.
Ovviamente ogni donna è diversa da tutte le altre, ognuna da considerarsi come un universo a parte che segue, sì, le stesse regole, ma sempre con le dovute differenze. Ci sono donne che hanno ad esempio un muco cervicale abbondante durante tutto il mese e altre che in alcuni momento invece neanche riescono a raccoglierlo dato che è scarsissimo. Ci sono donne che hanno un muco di colore sempre tendenti al bianco e altre che notano invece molte diverse colorazioni a seconda della fase del ciclo. Proprio per questo motivo si consiglia ad ogni donna di effettuare la raccolta e l’osservazione del muco cervicale per almeno tre mesi, per tre diversi cicli insomma. In questo modo ogni donna prende dimestichezza con il proprio corpo e impara a comprendere davvero i cambiamenti del muco cervicale. Solo dopo questi tre mesi è possibile sfruttare l’osservazione del muco cervicale come metodo contraccettivo oppure come metodo per avere più possibilità di restare incinta.
Ma qual è il momento della giornata migliore per la raccolta del muco cervicale? Si consiglia sempre di effettuare la raccolta del muco ogni giorno alla stessa ora, preferibilmente la mattina appena alzate. Nel caso in cui vogliate anche controllare la temperatura basale, sempre meglio effettuare entrambi i controlli nello stesso momento della giornata.
Muco cervicale senza ovulazione
Nei giorni prima del ciclo il muco cervicale ha una consistenza cremosa e risulta piuttosto opaco, di solito di un colore tendente al bianco. Si tratta di giorni in cui non c’è ovulazione e la donna non è fertile. Come si presenta il muco cervicale dopo le mestruazioni? Di solito nei giorni successivi al ciclo mestruale, le donne provano una certa secchezza vaginale. Sono giorni in cui le perdite di muco cervicale sono scarse o addirittura nulle. Anche questi sono giorni non fertili, con un muco cervicale ostile agli spermatozoi che infatti non possono penetrarlo.
Le perdite sono scarse perché quando non c’è ovulazione il muco cervicale è piuttosto denso. Per controllare la densità, è possibile inserire due dita nella vagina cercando di prelevarne un po’. Provando ad allontanare le dita tra di loro, vi renderete conto che non è possibile arrivare ad una distanza di più di 1 cm, perché il muco si rompe, non è elastico né filamentoso. Non siete in ovulazione e l’ambiente è ancora ostile agli spermatozoi.
Muco cervicale con ovulazione
Con il passare dei giorni è possibile notare dei cambiamenti nel muco cervicale, che diventa infatti sempre più elastico e filamentoso, nonché di consistenza liquida e di un colore molto chiaro, quasi trasparente. Assomiglia molto all’albume dell’uovo. Se provate a posizionare il muco tra due dita, vi renderete conto che risulta molto elastico. Potete infatti allontanare davvero molto le dita, anche di parecchi centimetri, senza che il muco si rompa.
Durante le prime osservazioni del muco vaginale vi renderete conto che queste caratteristiche tendono ad aumentare giorno dopo giorno, arrivando ad un picco dopo il quale invece tendono a diminuire. Il giorno del picco, è il giorno in assoluto più fertile del vostro ciclo. Questo è quindi il giorno in cui sono maggiori le possibilità di restare incinta. Nei giorni precedenti e in quelli successivi, di solito 4 in tutto, le possibilità di restare incinta sono nettamente inferiori, ma una gravidanza è pur sempre possibile.
Muco cervicale dopo l’ovulazione
Dopo l’ovulazione, il muco cervicale torna alla sua normale consistenza, cremoso, poco filamentoso, che si spezza senza permettere di allontanare le dita neanche di un centimetro. L’ambiente è diventato di nuovo ostile agli spermatozoi e non è possibile restare incinta. Questo se non c’è stata la fecondazione. Nel caso in cui invece la fecondazione abbia avuto luogo e sia quindi in corso una gravidanza, come cambia il muco cervicale? Dobbiamo ammettere che è piuttosto difficile notare in alcuni soggetti i cambiamenti del muco cervicale in caso di gravidanza in atto, ma possiamo in generale affermare che nella prima settimana dall’insediamento dell’ovulo fecondato e entro il primo mese le secrezioni di muco cervicale possono essere molto più intense rispetto a qualche giorno prima. Non solo, è possibile che si tratti di muco cervicale bianco oppure giallo.
Muco cervicale e gravidanza
Il muco cervicale subisce molti cambiamenti durante la gravidanza. Tende infatti a diventare sempre più appiccicoso solo e opaco. Settimana dopo settimana inoltre si addensa. In questo modo si viene a creare un vero e proprio tappo di muco. Questo tappo consente in pratica di sigillare la cervice, un piccolo espediente che l’organismo mette in atto per riuscire ad evitare che germi e batteri possano fare il loro ingresso nella vagina, così da poter proteggere al meglio il bambino che sta nascendo nel vostro grembo.
Quando ci si avvicina alla data del parto, il tappo mucoso diventa sempre più morbido. Avvicinandosi al momento di partorire, il collo dell’utero si espande. Mano a mano che si espande, è possibile notare delle perdite gelatinose anche piuttosto abbondanti, di colore giallo oppure marrone chiaro. In alcuni casi è anche possibile perdere l’intero tappo mucoso in una volta soltanto. Questo significa che si è sempre più vicine al momento del travaglio.
Muco cervicale verdastro: forse c’è un’infezione in corso
Come abbiamo inizialmente affermato l’osservazione del muco cervicale non è ideale solo per riuscire ad avere più probabilità di restare incinta oppure, al contrario, per evitare una gravidanza. L’osservazione del muco cervicale è ideale anche per capire la propria salute intima.
Se durante il mese si nota un muco cervicale verde, verdastro o giallo ad esempio, è possibile che vi sia un’infezione in corso. Oltre ad osservare il muco cambiare colore, è possibile che proviate bruciore e prurito e che i rapporti sessuali risultino un po’ fastidioso. Ovviamente dovete subito farvi controllare dal ginecologo che vi indicherà quali farmaci prendere per riuscire a risolvere il problema a al più presto. Tranquilli, si tratta quasi sempre di problemi abbastanza blandi che possono essere risolti nel giro di qualche giorno appena, una settimana o due al massimo.