Quando arriva un neonato in casa le notti possono essere davvero molto difficili da superare. Bambini che non sembrano mai stanchi, che piangono in continuazione, che soffrono di coliche, che si svegliano un milione di volte per essere allattati, che semplicemente hanno bisogno del contatto continuo con la mamma o il papà, senza dimenticare poi i bambini, purtroppo numerosi, che soffrono di reflusso gastroesofageo. Quest’ultima condizione è in assoluto la peggiore, in quanto comporta la difficoltà di riposare per il bambino in ogni momento della giornata e rende le notti difficili, pesanti, sempre più stancanti mano a mano che passa il tempo.
Abbiamo deciso di redigere per voi allora futuri genitori o neo genitori, una guida sul reflusso, per scoprire di cosa si tratta, il perché sia più forte durante le ore notturne e quali siano gli accorgimenti da prendere in considerazione per rendere possibile un migliore sonno e un migliore riposo per il proprio bambino, compresi ovviamente i cuscini da acquistare.
Cos’è il reflusso gastroesofageo
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Il reflusso gastroesofageo è un fenomeno molto diffuso in età pediatrica che comporta il ritorno nell’esofago del latte che è stato ingerito, o di altri eventuali alimenti nel caso di neonati un po’ più grandicelli, nonché di succo gastrico. In alcune situazioni il reflusso comporta solo acidità di stomaco, senza veri e propri rigurgiti. In altri casi invece i rigurgiti possono essere presenti e anche molto frequenti. Come è facile comprendere, si tratta quindi di una condizione comunque sia fastidiosa.
Ma quando è bene allarmarsi? È bene allarmarsi quando il bambino non cresce come dovrebbe, quando la sua crescita è troppo lenta quindi e poco regolare. Consultatevi con il pediatra, che sicuramente vi consiglierà un adeguato trattamento farmacologico volto a migliorare i sintomi e ai ridurre i rigurgiti, nonché un adeguato trattamento posturale per fare in modo che il piccolo impari a stare in posizione eretta quanto prima. Il pediatra consiglierà anche la dieta più adeguata, per fare in modo che il piccolo, nonostante i ripetuti rigurgiti riesca ad avere il giusto apporto calorico per la sua crescita. Si parla solitamente in questi casi di reflusso gastroesofageo patologico, che nel lungo periodo comporta anche una vera e propria erosione del tratto finale dell’esofago, con dolori ed esofagite.
Nel caso in cui invece il bambino cresca sano e in modo regolare, non è necessario allarmarsi né fare affidamento su dei farmaci. La situazione infatti dovrebbe essere temporanea e risolversi più o meno dai 7 ai 12 mesi di vita del piccolo. Non appena il bambino inizia ad assumere cibi solidi ad ogni pasto e non appena inizia a stare quanto più possibile in posizione eretta, ecco che anche il reflusso e i rigurgiti migliorano, sino a scomparire del tutto entro il compimento dei 2 anni. Ovviamente durante questi due anni è molto importante aiutare comunque il bimbo ad alleviare i sintomi di cui soffre. Molto importante in modo particolare prestare attenzione al riposo notturno, perché proprio di notte il reflusso può causare i sintomi più intensi.
La posizione per dormire nel neonato con reflusso
I bambini che soffrono di reflusso possono subire i sintomi della loro condizione in ogni momento della giornata, ma la notte è senza dubbio il momento più delicato. Purtroppo infatti la posizione orizzontale favorisce la risalita del latte, comportando un sonno disturbato e rigurgiti durante tutto il costo della notte.
Qual è la posizione in cui i bambini che soffrono di reflusso riescono a respirare meglio, alleviando i sintomi e allontanando il rischio di rigurgiti continui? La posizione migliore per loro sarebbe quella a pancia sotto, ma non fino al compimento del primo anno di età. Tutti i genitori sanno che da qualche anno a questa parte il Ministero della Salute, supportato ovviamente dalle ricerche in campo medico che sono state condotte, consiglia di mettere a dormire i bambini in posizione supina in quanto questa è l’unica posizione che consente di scongiurare il rischio di SIDS, la sindrome della morte in culla. Questa posizione infatti favorisce la corretta respirazione del bambino e in caso di rigurgiti fa sì che il materiale gastrico non vada a finire nelle vie respiratorie aiutando anche il bimbo a tossire e quindi ad espellerlo in modo del tutto autonomo.
Anche i bambini che soffrono di reflusso e di rigurgiti quindi dovrebbero assolutamente dormire a pancia su. Solo dal compimento del primo anno di vita, è possibile iniziare a metterli anche pancia sotto se i sintomi continuano ad essere presenti.
Cuscino per il reflusso del neonato
Durante il primo anno di vita è possibile alleviare i sintomi del reflusso notturno, facendo sì che gli episodi di rigurgito siano poco frequenti, tenendo la testa e il collo del bambino leggermente più alti rispetto al resto del corpo.
Se siete in possesso di una culla oppure di una navicella di ultima generazione, avete sicuramente la possibilità, tramite una pratica manopola, di regolare l’inclinazione del materasso, così da rendere possibile appunto sollevare la testa e il collo del bambino. L’inclinazione migliore è di 30 gradi. In alcuni casi trovate l’indicazione dell’inclinazione direttamente sopra alla manopola. In altri casi invece potrebbe non essere presente. Provate allora a controllare se è presente qualche indicazione più chiara e precisa sul libretto delle istruzioni, oppure direttamente online.
Se la navicella o la culla che possedete non sono invece in possesso di regolazione oppure se il vostro neonato è ormai grandicello e dorme direttamente nel lettino con le sbarre, potete provvedere ad acquistare un apposito cuscino anti reflusso. I cuscini antireflusso sono dei veri e propri piani inclinati, di 30 gradi appunto come consigliato dai pediatri, da posizionare sopra al materasso. I modelli migliori sono quelli realizzati in memory foam, così che sia possibile garantire al vostro bambino un sostegno eccellente alla zona della testa e del collo, prevenendo così allo stesso tempo persino la plagiocefalia.
Al momento dell’acquisto è importante ovviamente controllare che siano altamente traspiranti, antisoffoco, e realizzati con materiali che risultano delicati a contatto con la pelle del bambino. Molto importante anche controllare che siano sfoderabili, perché a causa dei rigurgiti a cui il bambino potrebbe andare incontro è possibile che si macchino molto di frequente. Proprio per questo motivo è bene anche provvedere ad avere due federe oppure due cuscini, così ne avrete sempre uno a disposizione, anche quando l’altro è in lavatrice.
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